Aglio: proprietà, benefici e controindicazioni

L’aglio non è solo un ingrediente dal sapore inconfondibile, ma anche una pianta dalle notevoli proprietà nutrizionali e curative, sfruttata fin dall’antichità come rimedio fitoterapico. Vediamo perché può diventare un’ottima abitudine aggiungerlo ai nostri piatti e quali possono essere invece le controindicazioni al suo utilizzo.

Calorie e valori nutritivi dell’aglio

Elementi principali
Aglio (100 g)
Acqua58,58 g
Energia149 kcal
Proteine6,36 g
Grassi0,5 g
Carboidrati33,06 g
Fibre2,1 g
Zuccheri1 g
Minerali
Aglio (100 g)
Calcio181 mg
Ferro1,7 mg
Magnesio25 mg
Fosforo153 mg
Potassio401 mg
Sodio17 mg
Zinco1,16 mg
Vitamine
Aglio (100 g)
Vitamina C31,2 mg
Tiamina0,2 mg
Riboflavina0,11 mg
Niacina0,7 mg
Vitamina B61,23 mg
Folato, DFE3 µg
Vitamina E0,08 mg
Vitamina K1,7 µg
Grassi
Aglio (100 g)
Grassi saturi0,089 g
Grassi monoinsaturi0,011 g
Grassi polinsaturi0,249 g

Fonte: USDA Food Composition Databases


Il bulbo dell’aglio, facilmente divisibile in spicchi, concentra al suo interno diversi minerali utili al benessere, tra i quali magnesio, calcio, iodio e fosforo, vitamine del gruppo B e provitamina A. È però al suo principio attivo, l’allicina, che l’aglio deve molte delle sue caratteristiche distintive e tra queste l’odore che lo rende ricercato in cucina. All’allicina sono riconosciute importanti proprietà battericide, in particolare a livello dell’intestino, con un conseguente rinforzo del sistema immunitario.

Un’altra virtù riconosciuta all’aglio è quella protettiva del sistema cardiocircolatorio, per l’azione fluidificante sul sangue e regolatrice su colesterolo, trigliceridi e pressione arteriosa. Per questo motivo l’allicina viene anche estratta dall’industria farmaceutica per realizzare integratori alimentari.

L'aglio e i benefici per la salute

A questo proposito è bene ricordare che l’aglio, se assunto in dosi elevate o in forma di integratore, presenta alcune controindicazioni di rilievo. Per il suo effetto fluidificante sul sangue, ad esempio, l’allicina potrebbe in alcuni casi aumentare il rischio di emorragie, in particolare se associata a farmaci anticoagulanti. In generale, però, consumare aglio in quantità moderate, utilizzandolo per insaporire le pietanze, non presenta grosse controindicazioni, se non legate a sensibilità individuali.

L’aglio crudo, che da una parte mantiene integre tutte le proprietà salutari della pianta, può notoriamente appesantire l’alito e risultare poco digeribile. Per evitare questo inconveniente è consigliabile inserire l’aglio nelle proprie ricette solo in camicia (con la pellicola che lo protegge), o almeno a spicchi interi, e rimuoverlo a cottura ultimata. In questo modo andrà solo ad aromatizzare leggermente il piatto, dato che l’odore dell’aglio è fortemente sprigionato solo dal taglio del bulbo.

Aglio a spicchi

Se si sceglie di sacrificare temporaneamente l’alito fresco, l’aglio affettato o tritato rientra in numerose ricette particolarmente saporite e gustose, come la tipica bagna cauda piemontese, il pesto alla genovese o la salsa greca tzatziki. Può dare inoltre un tocco in più a carne, pesce, verdure e primi piatti.

Origini, varietà e diffusione dell’aglio

L’aglio (Allium sativum) è una coltivazione antica ed estremamente diffusa, che vede nella Cina il maggiore produttore mondiale. Sembra sia originario dell’Asia, ed è conosciuto in tutta l’area del Mediterraneo fin dall’Antico Egitto. In Italia esistono diverse varietà coltivate di aglio, alcune riconosciute come prodotti DOP. La classificazione dell’aglio può avvenire per colore, distinguendo l’aglio bianco dall’aglio rosso e da quello rosa.

Cesto di aglio

Tra le varietà locali di aglio italiano possiamo citare:

  • L’aglio bianco Polesano – Prodotto a Denominazione di Origine Protetta dal 2009, l’aglio coltivato nella provincia di Rovigo è caratterizzato da un colore bianco acceso e dalla forma regolare e rotondeggiante. Ha un aroma particolarmente intenso.
  • L’aglio di Voghiera – Tipico della provincia di Ferrara, è un aglio bianco DOP dal gusto meno penetrante rispetto ad altre varietà, apprezzato da chi cerca un sapore più dolce e poco pungente.
  • L’aglio di Caraglio – Oggi presidio SlowFood, l’aglio di Caraglio, in provincia di Cuneo, ha una tradizione antica e si distingue per il gusto intenso unito a una buona digeribilità.
  • L’aglio rosso di Sulmona – Prodotto agroalimentare tradizionale abruzzese, si caratterizza per il colore rosso dell’involucro dei bulbi, per la possibilità di conservarlo per lunghi mesi e per l’aroma e il gusto intenso.
  • L’aglio rosa di Nicastro – Tipico della provincia di Catanzaro, si distingue per le venature rosate e il profumo persistente, nonostante sia poi piuttosto delicato al gusto.
Aglio in trecce

L’aglio viene tradizionalmente conservato in trecce, al buio, in un luogo arieggiato e non umido. Per la conservazione casalinga dell’aglio acquistato in piccole quantità è sufficiente trovare un luogo al riparo dalla luce e dall’umidità, servendosi di un sacchetto di carta o di un cestino forato. In alternativa è possibile conservare in freezer gli spicchi già sbucciati. Può essere inoltre pratico acquistarlo anche già tritato ed essiccato.

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Pubblicato da Daniela Dall'Alba

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università degli Studi di Milano, copywriter e traduttrice freelance, Daniela collabora con Everli da febbraio 2019.

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