Alloro: proprietà, benefici e controindicazioni

L’alloro ha una lunghissima e fortunata storia che affonda le radici nell’Antica Grecia e nei suoi miti. Greci e Romani hanno arricchito il valore simbolico e sacrale di questa pianta, tutt’oggi simbolo di vittoria e onore, tramandando al contempo le virtù di una delle erbe aromatiche mediterranee più interessanti per gusto e proprietà.
Calorie e valori nutritivi dell’alloro
Elementi principali
Alloro (100 g) | |
Acqua | 5,44 g |
Energia | 313 kcal |
Proteine | 7,61 g |
Grassi | 8,36 g |
Carboidrati | 75 g |
Fibre | 26,3 g |
Minerali
Alloro (100 g) | |
Calcio | 834 mg |
Ferro | 43 mg |
Magnesio | 120 mg |
Fosforo | 113 mg |
Potassio | 529 mg |
Sodio | 23 mg |
Zinco | 3,7 mg |
Vitamine
Alloro (100 g) | |
Vitamina C | 46,5 mg |
Tiamina | 0,009 mg |
Riboflavina | 0,421 mg |
Niacina | 2 mg |
Vitamina B6 | 1,74 mg |
Folato, DFE | 180 µg |
Vitamina A, RAE | 309 µg |
Grassi
Alloro (100 g) | |
Grassi saturi | 2,28 g |
Grassi monoinsaturi | 1,64 g |
Grassi polinsaturi | 2,29 g |
Fonte: USDA Food Composition Databases
Sotto il profilo nutrizionale l’alloro è una pianta molto ricca. Le sue foglie contengono vitamine del gruppo B e una buona dose di sali minerali, tra i quali ferro, potassio e magnesio. Nel valutare i benefici dell’alloro nella dieta andrà comunque considerato l’uso a cui viene destinato in cucina, che non prevede di consumarlo intero e in grandi quantità, quanto di sfruttarne principalmente le doti aromatiche.

In erboristeria le proprietà benefiche dell’alloro si fanno più evidenti. Come pianta officinale viene utilizzato in forma di decotto e infuso, rimedio digestivo, espettorante e antisettico. Le virtù digestive delle foglie di alloro sono in parte apprezzabili anche quando viene utilizzato in accompagnamento a piatti corposi, che ha la funzione di equilibrare e in questo senso anche alleggerire.
Dalle bacche e dalle foglie di alloro si ricava un olio aromatico che è tra gli ingredienti principali, insieme all’olio di oliva, dell’antica ricetta del sapone di Aleppo, prodotto noto per le proprietà purificanti e idratanti, indicato in particolare per la cura della pelle del viso e delle mani. L’olio di alloro, utilizzato come impacco o come olio da massaggio, sempre opportunamente diluito in olio vegetale, rientra tra i rimedi naturali per dare sollievo in caso di reumi, contratture muscolari e strappi. È inoltre indicato per trattamenti mirati in caso di acne e impurità della pelle e per dare forza e lucentezza ai capelli spenti. Le foglie e l’aroma di alloro trovano utilizzo anche per profumare gli armadi al fine di allontanare le tarme, soluzione alternativa alla canfora.
Per il normale uso in cucina dell’alloro essiccato non sembrano esserci controindicazioni di rilievo, ad esclusione di sensibilità individuali e fenomeni allergici. Per un impiego delle foglie di alloro più frequente e in forma più concentrata è sempre consigliabile attenersi alle indicazioni d’uso della preparazione erboristica e consultare il medico in caso di dubbi.
Origini e diffusione
L’alloro (Laurus nobilis) è un arbusto sempreverde della famiglia delle Lauracee. Alla stessa famiglia appartengono cannella e avocado. Se non viene potato, l’alloro si sviluppa come albero e può raggiungere i 10 metri di altezza. Le foglie si distinguono per la robustezza e il colore verde scuro che si fa opaco nella pagina inferiore. Fiorisce tra marzo e aprile, offrendo fiori giallo chiaro. L’alloro cresce spontaneo nel clima mediterraneo, in Italia in particolare nelle regioni del Centro e del Sud. Se coltivato è disponibile anche in climi più rigidi, non trattandosi tra l’altro di una pianta particolarmente esigente. In Sicilia l’alloro rientra nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

Nell’antichità una corona d’alloro veniva posta per tradizione sul capo dei vincitori delle prime forme di giochi olimpici, oltre che sul capo dei poeti che meritavano questa massima onorificenza. Oggi l’alloro ha conservato la sua simbologia ed è ancora tradizione offrirne una corona ai neolaureati. La stessa parola, laurea, deriva etimologicamente dal nome latino della pianta, laurus. L’alloro è inoltre, secondo il mito, sacro al dio Apollo, in seguito alla trasformazione della ninfa Dafne in questa pianta.
Usi in cucina
L’alloro trova il suo abbinamento ideale con la carne di maiale, gli arrosti di carni bianche e con i legumi, in particolare fagioli e fave. È inoltre ottimo sulle patate al forno e nei piatti a base di zucca. Un’altra accoppiata vincente si ha tra alloro e gamberi e con i crostacei in generale. È spesso usato anche per condire i carciofi sott’olio.

Dall’alloro è tradizione anche ricavare un liquore digestivo, tipico del Sud Italia e che in Puglia rientra tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali. L’alloro è reperibile tutto l’anno, trattandosi di una pianta sempreverde, ed è acquistabile essiccato, in foglie intere o spezzettate destinate alla cucina e agli infusi.

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