Anguria: calorie, proprietà e valori nutrizionali

È certamente uno dei frutti che più rappresenta l’estate, di stagione nei mesi più caldi dell’anno, durante i quali aiuta, non poco, a reintegrare acqua e sali minerali. Andiamo a conoscere più da vicino l’anguria, o cocomero, che dir si voglia.
Calorie e valori nutritivi dell’anguria
Elementi principali
Anguria (100 g) | |
Acqua | 91,4 g |
Energia | 30 kcal |
Proteine | 0,61 g |
Grassi | 0,15 g |
Carboidrati | 7,55 g |
Fibre | 0,4 g |
Zuccheri | 6,2 g |
Minerali
Anguria (100 g) | |
Calcio | 7 mg |
Ferro | 0,24 mg |
Magnesio | 10 mg |
Fosforo | 11 mg |
Potassio | 112 mg |
Sodio | 1 mg |
Zinco | 0,1 mg |
Vitamine
Anguria (100 g) | |
Vitamina C | 8,1 mg |
Tiamina | 0,033 mg |
Riboflavina | 0,021 mg |
Niacina | 0,178 mg |
Vitamina B6 | 0,045 mg |
Folato, DFE | 3 µg |
Vitamina A, RAE | 28 µg |
Vitamina E | 0,05 mg |
Vitamina K | 0,1 µg |
Grassi
Anguria (100 g) | |
Grassi saturi | 0,016 g |
Grassi monoinsaturi | 0,037 g |
Grassi polinsaturi | 0,05 g |
Fonte: USDA Food Composition Databases
Eliminata la spessa scorza, l’anguria è composta per il 90-95% da acqua. Notoriamente ipocalorica (in media 30 calorie per 100 grammi), è un frutto indicato per chi segue una dieta per perdere peso, anche in ragione del notevole effetto saziante. Oltre a dissetare, proprietà già di per sé eccellente in estate, l’anguria favorendo la diuresi è un valido sostegno in caso di gonfiori, cellulite, necessità di depurare e alleggerire l’organismo.

Perfetta per uno spuntino fuori pasto, si terrà ad ogni modo conto della componente zuccherina non del tutto trascurabile. L’anguria è una fonte di potassio, fosforo e magnesio. Apporta inoltre vitamina C, vitamina A e vitamina B6. Come altra frutta e molte verdure di colore rosso, l’anguria contiene licopene, un pigmento dall’attività antiossidante importante per la salute del cuore e per rallentare l’invecchiamento.
Non esistono grandi controindicazioni al consumo di anguria. È a ragione ritenuta poco adatta per finire il pasto perché contiene moltissima acqua, che potrebbe rallentare la digestione. Molto dipende comunque dalla quantità di anguria e dalla pesantezza dei piatti che l’hanno eventualmente preceduta. Andrà inoltre tenuto conto, più in generale, della reazione individuale al consumo di frutta dopo i pasti.
I semi di anguria, normalmente presenti e spesso numerosi, vengono in genere scartati, anche se, magari senza eccessi, converrebbe mangiarli. Sono infatti fonte di fibre, antiossidanti, grassi polinsanturi, vitamine e minerali. Un piccolo concentrato di virtù, che è possibile anche tostare e sgranocchiare in modo simile a quanto si è abituati a fare con i semi di zucca.

Le proprietà idratanti e antiossidanti dell’anguria, utili anche alla salute della pelle, fanno sì che sia utilizzata in cosmesi all’interno di creme e maschere viso, shampoo e detergenti.
Origini, varietà e diffusione
L’anguria (Citrullus lanatus) è una cucurbitacea di antiche origini africane, documentata già presso gli Egizi. Appartiene alla stessa famiglia di zucca e zucchine, melone, cetrioli. In Italia la coltivazione dell’anguria è diffusa da Nord a Sud. L’Emilia-Romagna vanta inoltre un’anguria con certificazione di Indicazione Geografica Protetta, l’Anguria Reggiana IGP.
Anguria o cocomero? Sia il termine anguria, diffuso nel Nord Italia, anche se con qualche eccezione, che il termine cocomero, più utilizzato al Centro e al Sud, rimandano all’identico frutto, semplicemente secondo etimologie diverse. Ma l’elenco delle varianti linguistiche regionali è davvero nutrito. Al Sud ad esempio si usa anche melone d’acqua, in Liguria pateca, dal francese pastèque.
Tonda, ovale o allungata, l’anguria sul mercato si presenta in più varianti per quanto riguarda peso, dimensioni, caratteristiche della polpa. Sempre più diffuse, ad esempio, sono le angurie baby e quelle senza semi, adatte a chi li trova fastidiosi o indigesti. Anche se più rare, esistono angurie dalla polpa gialla, colore insolito ottenuto per innesto e certamente sorprendente per questo frutto. L’anguria gialla è coltivata anche in alcune zone del Centro-Sud Italia.

Usi in cucina
A fette, in macedonia o come ingrediente di sorbetti e granite, l’anguria è una sorta di tradizione nella dieta estiva. Ma forse non tutti sanno che si abbina perfettamente anche ad alimenti salati saporiti, ad esempio feta e olive, così come ad alcuni ortaggi estivi, tra tutti i cetrioli. Un altro abbinamento riuscito è quello tra anguria e menta in foglie. L’anguria è ottima anche frullata per smoothie rinfrescanti e cocktail, analcolici e non.

Intera si conserva a temperatura ambiente, al fresco e all’asciutto. Tagliata a metà va riposta in frigorifero bene avvolta nella pellicola per alimenti oppure, eliminata la scorza e tagliata la polpa a cubetti, in un contenitore di vetro chiuso.

Prova Everli
Registrati gratuitamente e ricevi email con sconti e promozioni per la tua spesa online