Cavolo cappuccio: proprietà, benefici e controindicazioni

Verde o rosso, è una delle varietà di cavolo più utilizzate in cucina. Il cavolo cappuccio è disponibile per tutto l’inverno, economico e facile da inserire nel menù, sia crudo che cotto. E come per le altre Crucifere, non mancano i motivi per considerarlo anche un alleato della buona salute.

Calorie e valori nutritivi del cavolo cappuccio

Elementi principali
Cavolo cappuccio (100 g)
Acqua92,2 g
Energia25 kcal
Proteine1,28 g
Grassi0,1 g
Carboidrati5,8 g
Fibre2,5 g
Zuccheri3,2 g
Minerali
Cavolo cappuccio (100 g)
Calcio40 mg
Ferro0,47 mg
Magnesio12 mg
Fosforo26 mg
Potassio170 mg
Sodio18 mg
Zinco0,18 mg
Vitamine
Cavolo cappuccio (100 g)
Vitamina C36,6 mg
Tiamina0,061 mg
Riboflavina0,04 mg
Niacina0,234 mg
Vitamina B60,124 mg
Folato, DFE43 µg
Vitamina A, RAE5 µg
Vitamina E0,15 mg
Vitamina K76 µg
Grassi
Cavolo cappuccio (100 g)
Grassi saturi0,034 g
Grassi monoinsaturi0,017 g
Grassi polinsaturi0,017 g

Fonte: USDA Food Composition Databases


Il cavolo cappuccio è ricco di acqua (oltre il 90% del peso) e fonte di fibre. Contiene vitamina C – pienamente disponibile quando l’ortaggio è consumato crudo – e precursori della vitamina A. Aiuta a fare rifornimento di potassio, calcio, fosforo, il tutto senza un apporto significativo di grassi e senza colesterolo. Leggero e depurativo, il cavolo cappuccio è perfetto per la dieta invernale ma anche e soprattutto nel cambio di stagione, per rimettersi in forma in vista dei primi caldi seguendo un percorso detox.

Benefici del cavolo cappuccio

Ricco di antiossidanti, nella versione rosso-viola è da considerarsi un’ottima fonte di antociani, pigmenti caratteristici della verdura rossa, utili a contrastare i radicali liberi e a mantenere in salute l’apparato cardiocircolatorio. Il cavolo cappuccio verde, come è tipico delle verdure a foglia di questo colore, è una buona scelta per chi cerca un integratore naturale di magnesio contro stanchezza e affaticamento, vitamina K e luteina. Qualunque sia la varietà di cavolo cappuccio scelta, l’apporto calorico senza condimenti è davvero molto basso, pari a circa 25 calorie per un etto di foglie.

Utilizzando quindi una tecnica di cottura senza grassi o scegliendo condimenti leggeri il cavolo cappuccio rientra senza dubbio tra i cibi consigliati in una dieta dimagrante, tenendo conto anche dell’effetto saziante delle fibre e dell’acqua.

Dal cavolo cappuccio opportunamente fermentato si ottengono i crauti, ricetta di origine tedesca molto apprezzata e diffusa anche in Italia, soprattutto nel Nord-Est. La preparazione dei crauti prevede un taglio a listarelle sottili del cavolo cappuccio verde-bianco e una successiva fase di fermentazione lattica con l’aggiunta di sale e aromi. Ne deriva un contorno saporito, dal gusto tipicamente acidulo e ricco di buone proprietà.

Preparazione cavolo bianco per crauti

Non ci sono grandi controindicazioni al consumo di cavolo cappuccio, che potrebbe dare problemi più che altro in caso di ipersensibilità o difficoltà digestive pregresse.

Cavolo cappuccio o cavolo verza?

Cavolo verza

Anche se può capitare di confonderli, cavolo cappuccio e cavolo verza sono due varietà diverse di cavolo. Osservando le foglie, non è in realtà così difficile distinguerli, essendo la verza più increspata, con nervature evidenti e una forma più irregolare rispetto al cappuccio, tipicamente tondo e liscio. Quanto agli usi in cucina, la verza a differenza del cavolo cappuccio si consuma solo cotta. I crauti si ottengono infine solo dal cavolo cappuccio.

Origini e diffusione

Il cavolo cappuccio è un ortaggio di origini antichissime e che ha avuto grande diffusione nelle regioni del Centro e Nord Europa, grazie alla capacità di resistere anche a climi freddi o non particolarmente miti. In Italia è largamente coltivato al Nord, ma non solo. Se ne contano diverse varietà, classificate generalmente come precoci o tardive in base al periodo di raccolta. Tra le varietà più note sui nostri mercati troviamo il Cuor di Bue, dalla forma leggermente allungata e adatto alla raccolta primaverile, e il Brunswick, di origine olandese, voluminoso e a raccolta invernale.

Usi in cucina

Il cavolo cappuccio crudo è adatto alla preparazione di ottime insalate e l’ingrediente principale della coleslaw, che in una delle sue tante versioni lo vede abbinato a carote, cipollotti e salsa allo yogurt. Si può scegliere però anche di cuocerlo per preparare gustosi contorni in umido oppure utilizzarlo per ripieni di torte salate. In umido si consiglia di renderlo più saporito con aglio, olio d’oliva, pepe nero. Anche l’aggiunta di concentrato di pomodoro e olive può essere una buona idea per una spadellata a base di cavolo cappuccio.

Coleslaw

Quanto agli abbinamenti, il cavolo cappuccio accompagna perfettamente ricette di carne, soprattutto di maiale. Ottimo anche l’accostamento con piatti di mare e in particolare con i gamberi. Useremo il cavolo cappuccio anche volendo preparare in casa ravioli cinesi e involtini primavera.

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Pubblicato da Daniela Dall'Alba

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università degli Studi di Milano, copywriter e traduttrice freelance, Daniela collabora con Everli da febbraio 2019.

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