Dolci tipici romani: 7 manicaretti della tradizione

Forse meno noti a chi viene da fuori rispetto a primi e secondi piatti entrati nell’immaginario e divenuti grandi classici della cucina nazionale, i dolci tipici romani non mancano ad ogni modo di carattere e gusto e meritano senza dubbio più di assaggio. Suggeriamo di scoprire il lato dolce della Capitale attraverso 7 golosità imperdibili.

Maritozzo

Maritozzo

Una pagnotta dolce e soffice, tagliata a metà per ospitare abbondante panna montata: il successo del maritozzo sta probabilmente nella sua squisita semplicità. L’impasto a base di farina, burro o olio, uova e zucchero è tradizionalmente arricchito con pinoli, uvetta e scorza d’arancia. Il ripieno può variare – ne esistono versioni con creme di vari gusti e gelato – ma per chi assaggia il maritozzo per la prima volta andare sul classico è quasi un obbligo. L’origine di questo dolce è a quanto pare molto antica e il nome deriverebbe dall’usanza di regalarlo alle future spose per dichiararsi, a volte nascondendovi all’interno un anello.

Crostata di ricotta e visciole

Crostata di ricotta e visciole

La ricetta originale di questa prelibatezza della pasticceria romana vede due strati di frolla croccante racchiudere un ripieno di ricotta di pecora zuccherata e marmellata di visciole.

A differenza delle più classiche ciliegie, le visciole si raccolgono, come le amarene, da una varietà di ciliegio che offre frutti con un particolare equilibrio tra dolcezza e acidità. Il tutto regala a questo dolce un gusto inimitabile. La crostata di ricotta e visciole affonda le sue radici nella tradizione del ghetto ebraico di Roma, tutt’oggi il posto giusto dove correre ad assaggiarla se si ha l’occasione di visitare la Capitale.

Bignè di San Giuseppe

Variante romana della zeppola napoletana e della sfincia di San Giuseppe della tradizione dolciaria siciliana, questi deliziosi bignè rotondi fritti e ripieni di crema pasticcera si preparano e regalano tradizionalmente il 19 marzo. Attorno a questa data a Roma è possibile gustarli un po’ ovunque. Ne esistono anche versioni al forno, per chi preferisce un’opzione più leggera. Anche la tradizione dei bignè di San Giuseppe è molto antica e legata a una serie di celebrazioni in onore del Santo. Molte di queste prevedevano banchetti in diverse zone della città, dove venivano direttamente fritti e distribuiti i dolci poi divenuti simbolici.

Pangiallo

Un dolce tondo e dorato da regalare in occasione del solstizio d’inverno, come augurio per il ritorno del sole. È questa l’antica origine del pangiallo, oggi una delle ricette simbolo del Natale romano più tradizionale. L’impasto mescola farina, miele e frutta secca (mandorle, noci, pinoli, nocciole), uva passa, canditi, cioccolato e spezie: una sorta di variazione sul tema del panpepato, altrettanto noto e diffuso nella tradizione della Regione. Il colore giallo, più o meno intenso, è dato dall’uso di zafferano o di semplice tuorlo d’uovo per lo strato di copertura.

Ciambelle al vino dei Castelli

Le ciambelline al vino, bianco o rosso, nascono da una ricetta antica diffusa in più varianti soprattutto nelle Regioni del Centro Italia. A Roma e nel Lazio chiamano necessariamente il vino dei Castelli, che diventa protagonista di questi saporiti biscotti croccanti e conviviali, adatti a tutte le occasioni. L’impasto classico non prevede l’uso delle uova né del burro. Non di rado sono invece aggiunti semi d’anice.

Mostaccioli romani

Un tempo preparati in occasione della vendemmia utilizzando il mosto d’uva – e da qui con buone probabilità il nome – la ricetta dei mostaccioli romani è evoluta nel tempo rimanendo molto apprezzata e diffusa in tutto il Lazio e non solo. Si tratta oggi di biscotti a forma romboidale preparati con farina, albumi, noci, miele, pepe e cannella, cotti al forno e gustati in compagnia, soprattutto in occasione delle feste natalizie, secondo tradizione.

Gelato alla ricotta

Gelato alla ricotta

Concludiamo questo breve viaggio tra i dolci tipici romani con quello che potrebbe diventare anche il ripieno di un ottimo maritozzo: il gelato alla ricotta. Questa ricetta dolce, si dice collegata ad antiche tradizioni dell’Agro Romano, unisce ricotta di pecora, latte e zucchero nel realizzare una squisita crema gelato, da arricchire a piacere con scaglie o gocce di cioccolato.

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Pubblicato da Daniela Dall'Alba

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università degli Studi di Milano, copywriter e traduttrice freelance, Daniela collabora con Everli da febbraio 2019.

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