Mandarini: calorie, proprietà e valori nutrizionali

Già ideali per aggiungere colore e gusto alla dieta invernale, i mandarini non dovrebbero mancare nella lista della spesa anche in ragione delle loro ottime proprietà.

Calorie e valori nutritivi dei mandarini

Elementi principali
Mandarini (100 g)
Acqua85,2 g
Energia53 kcal
Proteine0,81 g
Grassi0,31 g
Carboidrati13,3 g
Fibre1,8 g
Zuccheri10,6 g
Minerali
Mandarini (100 g)
Calcio37 mg
Ferro0,15 mg
Magnesio12 mg
Fosforo20 mg
Potassio166 mg
Sodio2 mg
Zinco0,07 mg
Vitamine
Mandarini (100 g)
Vitamina C26,7 mg
Tiamina0,058 mg
Riboflavina0,036 mg
Niacina0,376 mg
Vitamina B60,078 mg
Folato, DFE16 µg
Vitamina A, RAE34 µg
Vitamina E0,2 mg
Grassi
Mandarini (100 g)
Grassi saturi0,039 g
Grassi monoinsaturi0,06 g
Grassi polinsaturi0,065 g

Fonte: USDA Food Composition Databases


Come altri frutti arancioni, i mandarini contengono precursori della vitamina A, utile alla salute delle pelle e della vista, e sono un’ottima fonte di vitamina C, altamente disponibile soprattutto se consumati freschi, appena sbucciati e al naturale, abitudine molto diffusa anche grazie alla facilità di aprirli e dividerli in spicchi. È proprio la presenza di vitamina C a rendere il mandarino un ottimo alleato della salute durante i mesi freddi e una soluzione sana per uno spuntino fuori pasto, considerato anche l’effetto idratante della sua polpa. Frutti ricchi di acqua (circa l’80% della parte edibile) e piuttosto zuccherini (circa 16 grammi per etto), i mandarini apportano mediamente 50 calorie per 100 grammi. Quasi assenti i grassi, modesto il contenuto proteico, sono invece una discreta fonte di fibre. Tra i minerali presenti in buone quantità spicca il potassio, seguito da calcio e fosforo.

Mandarini, proprietà e benefici

Le controindicazioni al consumo di mandarini rimandano principalmente alla loro naturale acidità, che al pari di quanto avviene per altri agrumi potrebbe non essere ben tollerata da chi è soggetto a bruciori di stomaco e reflusso. Il contenuto medio di zuccheri del mandarino potrebbe inoltre richiedere un consumo moderato di questo frutto all’interno di diete mirate al controllo della glicemia.

Dalle scorze dei mandarini si estrae anche un olio essenziale utile a profumare gli ambienti con effetti rilassanti. Alcune formulazioni di olio di mandarino sono inoltre indicate per usi cosmetici e altre per uso alimentare. Come sempre è importante verificare e rispettare il modo d’uso dell’olio essenziale acquistato. La scelta di formule da agricoltura biologica è in molti casi da preferire. Per quanto riguarda le scorze, prima di usarle a scopo alimentare (ad esempio per preparare frutta candita) è indispensabile accertarsi che non siano state trattate e non contengano quindi sostanze nocive. Quando le scorze sono edibili, e questo vale per tutti gli agrumi, è indicato esplicitamente in etichetta.

Origini e diffusione

L’albero del mandarino (Citrus Reticulata) ha un’origine antica e una storia evolutiva importante. Insieme a cedri e pomeli ha infatti dato vita, per incroci e innesti, all’intera famiglia degli agrumi. Il mandarino è un frutto che pur vantando alcune varietà apirene è generalmente ricco di semi ben visibili all’interno della polpa. Questa caratteristica, unita alla forma leggermente schiacciata ai poli, distingue i mandarini dalle clementine. Pur simili nell’aspetto, le clementine sono in realtà una varietà di mandaranci. Alla differenza tra mandarini, mandaranci e clementine abbiamo dedicato un articolo.

Albero di mandarini

La coltivazione di mandarini è particolarmente importante in Cina, primo produttore mondiale, Spagna, Africa Settentrionale, Brasile e Stati Uniti. La produzione nostrana di mandarini trova il suo clima ideale nelle regioni del Sud e in particolare in Sicilia. Qui troviamo anche specialità locali oggi presidi Slow Food, come il mandarino tardivo di Ciaculli, frazione di Palermo.

Usi in cucina

I mandarini sono agrumi dolci e succosi, con note aspre piacevoli più o meno marcate. Il loro uso risulta per questo ottimo al naturale, in macedonia, per la preparazione di spremute, smoothie e centrifugati. Le dimensioni degli spicchi rendono i mandarini perfetti anche per la piccola pasticceria e per la decorazione di torte e dessert.

Dessert con mandarini

È inoltre possibile ricavarne ottimi sorbetti, liquori digestivi, confetture o marmellate. Ideali come spuntino o per arricchire una prima colazione invernale – insieme ad arance e kiwi su un porridge di avena, ad esempio – i mandarini possono essere l’ingrediente protagonista di profumatissime torte lievitate, ciambelle e muffin. I mandarini con note aspre più accentuate sono indicati anche per la preparazione di risotti e insalate miste.

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Pubblicato da Daniela Dall'Alba

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università degli Studi di Milano, copywriter e traduttrice freelance, Daniela collabora con Everli da febbraio 2019.

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