Radicchio: varietà, proprietà e benefici

Chi rimpiange le verdure estive per i loro colori e i loro sapori, forse non si rende conto di quanta pienezza di gusto e benefici sia possibile trovare anche nei prodotti dell’orto offerti nel periodo invernale: il radicchio è proprio uno di quelli tipici che la natura ci regala in inverno, prezioso per la sua versatilità in cucina e per le sue tante virtù.
Calorie e valori nutrizionali del radicchio
Elementi principali
Radicchio (100 g) | |
Acqua | 93,14 g |
Energia | 23 kcal |
Proteine | 1,43 g |
Grassi | 0,25 g |
Carboidrati | 4,48 g |
Fibre | 0,9 g |
Zuccheri | 0,6 g |
Minerali
Radicchio (100 g) | |
Calcio | 19 mg |
Ferro | 0,57 mg |
Magnesio | 13 mg |
Fosforo | 40 mg |
Potassio | 302 mg |
Sodio | 22 mg |
Zinco | 0,62 mg |
Vitamine
Radicchio (100 g) | |
Vitamina C | 8 mg |
Tiamina | 0,016 mg |
Riboflavina | 0,028 mg |
Niacina | 0,255 mg |
Vitamina B6 | 0,057 mg |
Folato, DFE | 60 µg |
Vitamina A, RAE | 1 µg |
Vitamina E | 2,26 mg |
Vitamina K | 255,2 µg |
Grassi
Radicchio (100 g) | |
Grassi saturi | 0,06 g |
Grassi monoinsaturi | 0,01 g |
Grassi polinsaturi | 0,11 g |
Fonte: USDA Food Composition Databases
Il radicchio: quante varietà per un solo prodotto
Rosso intenso tendente al viola, verde, bianco: sono ben tre i colori che caratterizzano le varietà di radicchio.
Il radicchio trevigiano, forse tra i più noti e comuni, si riconosce per le foglie allungate e dal caldo colore rosso-viola; rosso intenso sono anche le foglie della varietà di Chioggia, dalla peculiare forma tondeggiante. Verdi e dalle coste bianche sono, invece, le foglie dell’indivia belga (sapevate che fosse una variante di radicchio?), mentre quello bianco, sicuramente meno conosciuto, presenta un cespo fitto di foglie bianche con alcune venature rosse, coltivato per resistere ai climi particolarmente freddi.
Si distinguono il radicchio precoce, raccolto fra ottobre e novembre e dal sapore più dolce, e quello tardivo, raccolto a dicembre e gennaio, decisamente più amaro.

L’amaro proprio di questa verdura la rende molto adatta ad accompagnarsi ai pasti proteici come la carne rossa o bianca: stimola infatti l’attività della bile e degli organi preposti alla digestione, facilitandone il lavoro, poiché la digestione delle proteine richiede uno sforzo e un impegno maggiore da parte dell’apparato gastrico.
Portarlo in tavola apporta questo, ma anche tanti altri benefici per tutto l’organismo: vediamo insieme perché non dovrebbe mancare nella lista della spesa invernale.
Proprietà e virtù del radicchio
Il colore rosso di questo ortaggio è dovuto alla presenza di carotenoidi e flavonoidi, come licopene e antocianine, noti soprattutto per le loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, protettive della salute di vista, occhi e pelle, stimolanti la cicatrizzazione delle ferite.
Sarebbe tanto già solo così, eppure non è tutto, perché molti altri sono i benefici apportati dal radicchio, grazie alla sua naturale composizione e anche al suo ricco contenuto di minerali e vitamine.
L’ortaggio amico del cuore
Il radicchio è una delle verdure con maggiori proprietà cardioprotettive, date dalla presenza dei suoi antiossidanti, specialmente le antocianine. Esse agiscono a favore del cuore rafforzando l’elasticità dei vasi sanguigni, migliorando il profilo lipidico ematico, prevenendo i rischi di fenomeni di aterosclerosi, riducendo la pressione arteriosa, grazie anche alla presenza di buone quantità sia di acqua, sia di potassio (302mg/100g), minerale strettamente connesso con i valori pressori.

Radicchio e diabete
La buona presenza di fibre ne consiglia l’uso in caso di diabete poiché esse permettono di trattenere meglio e di più gli zuccheri nel sangue, aiutando di fatto a ridurre i picchi glicemici. Inoltre, nel radicchio è anche presente l’inulina, molecola che aiuta l’organismo a regolare e gestire i livelli di glicemia.
I benefici per l’apparato digerente
Le fibre apportano benefici anche all’apparato gastrico sotto diversi aspetti. In primis, esse regolano il transito intestinale riducendo i fenomeni di stipsi e facilitandone la depurazione; inoltre, insieme alle componenti amare presenti nell’ortaggio, dall’azione epatoprotettiva, favoriscono la digestione e donano un maggior senso di sazietà, utile a tutti e a maggior ragione a chi segue una dieta e teme di cedere a troppi “fuori pasto”. Fra l’altro, questa verdura è una scelta d’elezione per un’alimentazione ipocalorica, fornendo poco più di 20 kcal/100g di prodotto edibile.
Salute per le ossa
L’ortaggio è una fonte di calcio e ferro, minerali coinvolti nel processo di mineralizzazione ossea, rendendole più forti e meno inclini a indebolimento e alla progressione verso l’osteoporosi. Ad incrementare il lavoro del calcio, c’è la vitamina K che ne migliora l’assorbimento e stimola soprattutto la formazione di tessuto osseo nuovo.
Radicchio per rafforzare le difese immunitarie
La presenza di antiossidanti e di vitamina C è preziosa per rinforzare il sistema immunitario, utile sempre, ma in particolare in vista dei malanni di stagione propri del periodo invernale. Gli antiossidanti, infatti, servono a eliminare i radicali liberi, sostanze dannose che possono ridurre l’efficienza e la salubrità delle cellule; la vitamina C, invece, stimola anche la formazione di alcune delle cellule che fanno parte del sistema immunitario.

Alla luce di tutte queste caratteristiche benefiche, è evidente come non si possa davvero fare a meno di un ortaggio prezioso come il radicchio, ma vediamo come sia preferibile conservarlo e poi prepararlo per gustarne tutto il tipico sapore intenso, pungente e amaro.
Radicchio: trattarlo bene per consumarlo al meglio
Data la presenza di vitamina C, sensibile al calore e alla luce, è preferibile consumare il radicchio sempre fresco, o conservarlo in frigorifero per pochi giorni, meglio ancora se avvolto in un canovaccio asciutto o inserito in un sacchetto di carta, come quelle del pane, che assorbe bene l’umidità che può formarsi in frigorifero, preservando la freschezza e la salubrità della verdura.
Al momento dell’acquisto, facciamo attenzione alla forma delle foglie e alla consistenza del cespo: le prime devono apparire dure, croccanti al tatto, senza parti scure o molli, segno di un prodotto non fresco; il secondo deve essere compatto, ma con le foglie leggermente aperte.
Bene, ora è giunto il momento di prepararlo: quali sono i modi migliori?
Il radicchio deve il suo optimum di virtù alle componenti amare, che bene si accompagnano a un piatto di carne o proteico in generale. Pertanto, possiamo semplicemente tagliarlo in modo grossolano per creare un’insalata fresca, cui aggiungere altre verdure crude come la rucola, o carote che smorzino il gusto amaro al palato, qualche gheriglio di noce, olive nere o verdi e del succo di limone per insaporire il tutto.

Il radicchio può essere anche stufato in padella antiaderente per tempi brevi, con olio evo e poca acqua, cui aggiungere della pasta al dente o del riso (integrale, o basmati ad esempio), da mescolare e amalgamare, per un primo piatto decisamente sano e anche colorato.

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