Semi di zucca tostati: come farli al forno (e non solo)

La stagione delle zucche ci regala anche la possibilità di estrarre i semi freschi di questo ortaggio dalle molte qualità, tostarli e utilizzarli per le nostre ricette. Alcune varietà di zucca si distinguono per la presenza di semi particolarmente grandi e saporiti, tra queste la Tonda Padana, la zucca di Chioggia e la Butternut.

Semi di zucca al forno

Non è l’unica tecnica per ottenere dei semi di zucca tostati, e neanche la più veloce, ma è particolarmente facile e consente di ottenere un risultato finale soddisfacente. Vediamo quindi come tostare in forno i semi oleosi della zucca in pochi passaggi.

  1. Tagliata in due la zucca, estrarre i semi dalla polpa eliminando i filamenti. Raccogliere i semi in una scodella, ricoprirli d’acqua e lavarli con cura strofinandoli per eliminare completamente i residui di filamenti e polpa.
  2. Scolare i semi, tamponarli con un canovaccio e poi disporli su un panno asciutto. Dovranno restare ad asciugarsi all’aria per 10-12 ore.
  3. Preriscaldare il forno a 150°, modalità statico.
  4. Salare e condire (a piacere) e cuocere i semi di zucca per circa 40-50 minuti, su una griglia o una teglia rivestita di carta forno, girandoli a metà cottura. Si consiglia di non ammonticchiare i semi, ma far sì che abbiano il giusto spazio per cuocere in modo uniforme.
  5. Sfornare i semi di zucca e lasciarli raffreddare.

Al microonde, in padella, nell’essiccatore

In alternativa al forno tradizionale, i semi di zucca possono essere cotti e tostati anche in forno a microonde e in padella. Se poi si dispone di un essiccatore si potrà tranquillamente sfruttare anche questa terza possibilità.

Semi di zucca tostati in barattolo

Al microonde

Dopo avere immerso in acqua e lavato i semi di zucca eliminando tutti i filamenti non resta che asciugarli con un canovaccio e disporli su un piatto ampio adatto al microonde. La cottura sarà breve e a potenza medio-alta (600-800 W). Utilizzando il timer, si procede di minuto in minuto, interrompendo la cottura per rimestare i semi e verificare che non brucino. Serviranno circa 8 giri di microonde da un minuto l’uno.

In padella

Questa soluzione richiede pazienza e un po’ di tempo a disposizione. Dopo averli lavati e asciugati, servirà infatti circa un’ora per tostare i semi di zucca in una padella antiaderente, rigirandoli spesso per evitare che brucino.

Nell’essiccatore

Opzione molto pratica, non velocissima ma che non richiede altro che attendere i tempi indicati in base alle capacità dello strumento.

Consigli e suggerimenti di conservazione

Semi di zucca su vellutata
  • Una volta tostati i semi di zucca sono pronti da servire come snack. Anche se commestibile, la buccia si elimina per consumare il seme al suo interno. I semi sgusciati possono anche essere aggiunti a insalate, vellutate e utilizzati come ingredienti per ricette lievitate (pane, muffin, focacce).
  • Si può scegliere di lasciare i semi di zucca al naturale, oppure salarli in superficie, prima di infornarli o direttamente a fine cottura. Prima di passarli al forno si possono anche aggiungere spezie a piacere: paprika o peperoncino per una versione piccante, zenzero o chiodi di garofano per una più aromatica. Non mancano ricette che prevedono di condirli con olio d’oliva o burro prima di tostarli. Per insaporire i semi di zucca c’è anche chi suggerisce di lasciarli immersi una notte in acqua salata per poi farli asciugare all’aria ed essiccarli in forno.
  • Se perfettamente essiccati e sconditi i semi di zucca possono essere conservati fino a 2 mesi in un barattolo di vetro con tappo ermetico, avendo cura di riporlo in un luogo fresco e asciutto. Se sono stati conditi con olio e spezie è invece preferibile consumarli in breve tempo.

Prova Everli

Registrati gratuitamente e ricevi email con sconti e promozioni per la tua spesa online

Articoli simili

Pubblicato da Daniela Dall'Alba

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università degli Studi di Milano, copywriter e traduttrice freelance, Daniela collabora con Everli da febbraio 2019.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *